LA METAMORFOSI
Fiat 500, anche le più vecchie diventano elettriche (ma per farlo servono 50 mila euro)
di Alessio Jacona
Dalla collaborazione tra un’antica officina romana e due aziende l’idea di trasformare i «cinquini» in veicoli a emissioni zero. «Entro due anni i costi scenderanno e basteranno 10mila euro»
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Pochi millimetri alla volta, la carta vetrata avanza sulla carrozzeria di una vecchia 500.
Nella sua officina, Fabio Grosso lavora con gesti decisi, ma sembra comunque che la stia accarezzando, forse perché la guarda con sincero affetto. Quarant’anni di mestiere alle spalle,
quasi tutti dedicati all’icona di casa Fiat, Fabio (che è anche uno dei coordinatori del Fiat 500 Club Italia)
questa volta lavora a un progetto diverso dal solito: una 500 full electric. Il segno dei tempi che cambiano.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Lavoro di squadra
Ogni anno dalla sua officina al Quadraro escono
una quarantina di auto restaurate grazie a un lavoro d’équipe con altri artigiani e all’ampia disponibilità di pezzi di ricambio, replicati da aziende specializzate. Ora però uno dei nuovi «cinquini» diventerà un EV elettrico e sostenibile grazie all’inedita combinazione tra le cure amorevoli del carrozziere,
la tecnologia retrofit sviluppata dalla siciliana Newtron Group, e l’assemblaggio dalla romana Exelentia, azienda di proprietà dei fratelli Domenico e Giovanni Zappia, che sono anche i committenti del restauro.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Una flotta di «spiaggine»
Exelentia è una realtà italiana impegnata da oltre dieci anni nello sviluppo della mobilità sostenibile, che progetta e allestisce veicoli 100% elettrici, a due, tre e quattro ruote, rivolti a un pubblico di clienti business e retail e alla Pubblica amministrazione. Nel 2015 ha contribuito a fondare Newtron Group: oggi l’azienda, con base a Villafranca Tirrena, in provincia di Messina, ha 30 dipendenti ed è stata la prima realtà europea ad essere certificata dal ministero dei Trasporti come costruttore di sistemi retrofit per la riqualificazione ibrida o elettrica di mezzi endotermici. Insieme, le due aziende
hanno già realizzato una piccola flotta di Fiat 500 modello «spiaggina» per Garage Italia, fondata e di recente lasciata da Lapo Elkann, ma la loro collaborazione non è finalizzata solo a recuperare e elettrificare icone automobilistiche, quanto piuttosto a promuovere una nuova idea di mobilità sostenibile e rispettosa per l’ambiente.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Precursori
«Quando all’inizio della nostra attività raccontavamo che sviluppiamo tecnologia per la riconversione dei motori in elettrico, la gente ci guardava strano — spiega infatti l’ad di Newtron Group, Nicola Venuto —, allora abbiamo capito che realizzare un kit retrofit per la 500 classica sarebbe stato il modo più semplice per spiegare il nostro progetto e la nostra tecnologia». E per destare l’interesse del pubblico, visto che ancora oggi la gente ama questa icona italiana.
«Oggi
i nostri kit sono altamente industrializzabili ma ancora costosi — continua Venuto —, tuttavia già entro due anni potrebbero bastare diecimila euro per elettrificare una vecchia auto, e la cifra potrebbe scendere ancora grazie agli incentivi, agevolando l’aggiornamento e il recupero dei mezzi più vecchi nel segno della mobilità a zero emissioni e dell’economia circolare». La tecnologia di Newtron utilizza
batterie al litio ferro fosfato e consente di cucire ad hoc il kit, per esempio dimensionando la batteria in base alle reali necessità dell’utente e risparmiando dove possibile.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Cosa dice la legge
«La legge prevede giustamente che la potenza del
motore elettrico sostitutivo debba essere compatibile con il precedente propulsore endotermico», ricorda l’ad di Newtron, e quindi le 500 spiaggina (che vedete nelle foto di queste pagine) si ritrovano con un powertrain con 13 kw di potenza, 80 orari di velocità massima e un’autonomia di 100 o 150 km garantita da batterie da 10 o 15 kW/h, ricaricabili in due o tre ore con caricabatterie monofase da 4,5 kW.
Mezzi stupendi ma ancora per pochi, visto che
il costo si aggira intorno ai 50mila euro (di cui 15mila solo per il retrofit). Più che altro, delle icone del passato che tornano a vivere per raccontarci «il futuro della mobilità cittadina — come spiega Giovanni Zappia — futuro che ruoterà intorno ai NEV, i mezzi elettrici di prossimità caratterizzati da dimensioni e consumi ridotti, pensati per compiti specifici e per brevi spostamenti». Mezzi leggeri, dal ridotto impatto sul traffico e che, sempre secondo il presidente di Exelentia, presto avranno batterie estraibili da portare a casa e attaccare a un dock dedicato. Per essere ricaricate, ma anche e soprattutto per fare da backup alla rete energetica di casa.
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