Vi scrivo una lettera del direttore di Epocauto, Maurizio Tabucchi, uscita nell' editoriale del numero del 25/01:
C' ERA UNA VOLTA...., ANZI C' ERANO UNA VOLTA DEI CLUB AMMINISTRATI DA PERSONE LUNGIMIRANTI, CHE ERANO RIUSCITE A CONTENERE LA TASSA DI ISCRIZIONE DEI PROPRI SOCI A CIFRE CONTENUTE. MA NON PIACEVANO, NON SI SA PERCHE', NON ERANO GRADITI.
E MENTRE DA UN LATO L' "ASI" PERMETTEVA L 'AUMENTO ESPONENZIALE DEL NUMERO DEI PROPRI SOCI (CIOE' I CLUB FEDERATI), DALL' ALTRO VEDEVA CON PREOCCUPAZIONE QUEI SODALIZI CHE APPLICAVANO TASSE NON ESOSE. E QUALE FU LA DECISIONE? QUELLA DI IMPORRE UNA TARIFFA MINIMA PER TUTTI, NON INFERIORE AI 100€, COMPRENSIVA DEI 41 E SPICCIOLI DESTINATI ALLE PROPRIE CASSE.
PERCHE' QUESTO? COME SI PUO' SPIEGARE AI TESSERATI "ASI"(AGLI ALTRI IMPORTA BEN POCO) QUESTA POLITICA? COME SI PUO' GIUSTIFICARE TALE TETTO MINIMO IMPOSTO DALL' ALTO, QUANDO, PARADOSSALMENTE, L' ENTE NAZIONALE SI GUARDA BENE DAL FISSARE INVECE UN "TETTO" MASSIMO - QUELLO SI, SAREBBE IL BENVENUTO - PER LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE AI RADUNI A CALENDARIO , ALCUNE DELLE QUALI HANNO TUTTO IL SAPORE DELLA SPECULAZIONE? PERCHE' QUANDO, A CONTI FATTI, EMERGE CHIARAMENTE CHE LA SOMMA RICHIESTA E' DI GRAN LUNGA SUPERIORE AL VALORE DEI CONSUMI DI OGNI EQUIPAGGIO, BEH ALLORA IL PROFITTO E' EVIDENTE.
PER LA TARIFFA MINIMA IMPOSTA, L' "ASI" SI GIUSTIFICA AFFERMANDO CHE I CLUB CHE PRATICAVANO PREZZI CONTENUTI NON POTEVANOCERTO SVOLGERE QUEL MINIMO DI ATTIVITA' PER I PROPRI SOCI. MA CHI GLIE LO HA DETTO? LA SVOLGEVANO ECCOME L' ATTIVITA'; PROPRIO PERCHE' - GUARDA CASO- ERANO E SONO QUELLI PIU' NUMEROSI, ALCUNI DEI QUALI NON SOLO POSSEGGONO UNA SEGRETERIA DEGNA DELLA PIU' ORGANIZZATA DELEGAZIONE "ACI", MA LA SEDE SE LA SONO ADDIRITTURA COMPRATA. ED E' PATRIMONIO DEI SOCI.
SI E' DETTO CHE I CLUB NUMEROSI NON VANNO BENE PERCHE' FINISCONO PER DIVENTARE TITOLARI DI TROPPI VOTI IN ASSEMBLEA E POI CIO' CHE LI MUOVE E' LA CONCORRENZA. MA L' UNICA STRADA E' LO STATUTO, NON CERTO L' IMPOSIZIONE DELLA TARIFFA MINIMA. BASTEREBBE INFATTI MODIFICARE IL CORRETTIVO (GIA' PREVISTO) IN MODO DA ALLARGARE ANCORA LA FORBICE FRA NUMERO DI ISCRITTI E QUANTITA' DI VOTI IN ASSEMBLEA PER OGNI SINGOLO CLUB. MICA INVENTARSI LA LUNA! LA CONCORRENZA? PERCHE', CON IL TETTO MINIMO FORSE SCOMPARE? E POI CHE MALE C' E'; NON E' FORSE IL LEGITTIMO AUSPICIO DI OGNI PRESIDENTE QUELLO DI AVERE UN CLUB NUMEROSO? NOI DALL' "ASI" VORREMMO UNA RISPOSTA: QUAL E' IL VERO MOTIVO DEL PROVVEDIMENTO? CE LO DICANO, PER CORTESIA, PERCHE' ALLA STORIA DEI SERVIZI SCADENTI NON CI ABBIAMO PROPRIO CREDUTO. E I TROPPI VOTI IN ASSEMBLEA? BEH FINCHE' HANNO FATTO COMODO SONO STATI BENEDETTI!!
C' ERA UNA VOLTA...., ANZI C' ERANO UNA VOLTA DEI CLUB AMMINISTRATI DA PERSONE LUNGIMIRANTI, CHE ERANO RIUSCITE A CONTENERE LA TASSA DI ISCRIZIONE DEI PROPRI SOCI A CIFRE CONTENUTE. MA NON PIACEVANO, NON SI SA PERCHE', NON ERANO GRADITI.
E MENTRE DA UN LATO L' "ASI" PERMETTEVA L 'AUMENTO ESPONENZIALE DEL NUMERO DEI PROPRI SOCI (CIOE' I CLUB FEDERATI), DALL' ALTRO VEDEVA CON PREOCCUPAZIONE QUEI SODALIZI CHE APPLICAVANO TASSE NON ESOSE. E QUALE FU LA DECISIONE? QUELLA DI IMPORRE UNA TARIFFA MINIMA PER TUTTI, NON INFERIORE AI 100€, COMPRENSIVA DEI 41 E SPICCIOLI DESTINATI ALLE PROPRIE CASSE.
PERCHE' QUESTO? COME SI PUO' SPIEGARE AI TESSERATI "ASI"(AGLI ALTRI IMPORTA BEN POCO) QUESTA POLITICA? COME SI PUO' GIUSTIFICARE TALE TETTO MINIMO IMPOSTO DALL' ALTO, QUANDO, PARADOSSALMENTE, L' ENTE NAZIONALE SI GUARDA BENE DAL FISSARE INVECE UN "TETTO" MASSIMO - QUELLO SI, SAREBBE IL BENVENUTO - PER LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE AI RADUNI A CALENDARIO , ALCUNE DELLE QUALI HANNO TUTTO IL SAPORE DELLA SPECULAZIONE? PERCHE' QUANDO, A CONTI FATTI, EMERGE CHIARAMENTE CHE LA SOMMA RICHIESTA E' DI GRAN LUNGA SUPERIORE AL VALORE DEI CONSUMI DI OGNI EQUIPAGGIO, BEH ALLORA IL PROFITTO E' EVIDENTE.
PER LA TARIFFA MINIMA IMPOSTA, L' "ASI" SI GIUSTIFICA AFFERMANDO CHE I CLUB CHE PRATICAVANO PREZZI CONTENUTI NON POTEVANOCERTO SVOLGERE QUEL MINIMO DI ATTIVITA' PER I PROPRI SOCI. MA CHI GLIE LO HA DETTO? LA SVOLGEVANO ECCOME L' ATTIVITA'; PROPRIO PERCHE' - GUARDA CASO- ERANO E SONO QUELLI PIU' NUMEROSI, ALCUNI DEI QUALI NON SOLO POSSEGGONO UNA SEGRETERIA DEGNA DELLA PIU' ORGANIZZATA DELEGAZIONE "ACI", MA LA SEDE SE LA SONO ADDIRITTURA COMPRATA. ED E' PATRIMONIO DEI SOCI.
SI E' DETTO CHE I CLUB NUMEROSI NON VANNO BENE PERCHE' FINISCONO PER DIVENTARE TITOLARI DI TROPPI VOTI IN ASSEMBLEA E POI CIO' CHE LI MUOVE E' LA CONCORRENZA. MA L' UNICA STRADA E' LO STATUTO, NON CERTO L' IMPOSIZIONE DELLA TARIFFA MINIMA. BASTEREBBE INFATTI MODIFICARE IL CORRETTIVO (GIA' PREVISTO) IN MODO DA ALLARGARE ANCORA LA FORBICE FRA NUMERO DI ISCRITTI E QUANTITA' DI VOTI IN ASSEMBLEA PER OGNI SINGOLO CLUB. MICA INVENTARSI LA LUNA! LA CONCORRENZA? PERCHE', CON IL TETTO MINIMO FORSE SCOMPARE? E POI CHE MALE C' E'; NON E' FORSE IL LEGITTIMO AUSPICIO DI OGNI PRESIDENTE QUELLO DI AVERE UN CLUB NUMEROSO? NOI DALL' "ASI" VORREMMO UNA RISPOSTA: QUAL E' IL VERO MOTIVO DEL PROVVEDIMENTO? CE LO DICANO, PER CORTESIA, PERCHE' ALLA STORIA DEI SERVIZI SCADENTI NON CI ABBIAMO PROPRIO CREDUTO. E I TROPPI VOTI IN ASSEMBLEA? BEH FINCHE' HANNO FATTO COMODO SONO STATI BENEDETTI!!