karme70 ha scritto: Anche a me sembra un pò troppo pessimistica la visione di supercortemaggiore.....capisco la nostalgia per la cara 75 , 33 e altre ma in ogni caso gli standard produttivi e l'evoluzione automobilistica non si possono trascurare! Se voleva vivere alfa doveva per forza uniformarsi alle nuove teconologie. Non dimentichiamoci che la Giulietta anni 70 80 è stato uno dei modelli che ha "affossato" economicamente l'alfa proprio perchè doveva proporsi come auto media ma ha utilizzato componenti troppo costosi dell'alfetta, che si poneva più in alto!!! Meccanicamente erano uguali!!! Cose del genere nono sono economicamente proponibili......e proprio grazie a questa "genialata" alfa è finita nel baratro anni 80 e nell'orbita Fiat. Come puoi proporre un'auto in un segmento di mercato immediatamente inferiore e comporla coi pezzi di una più costosa????
Oltre alla 164 l'alfa ha venduto benissimo con 156, 147 e ha continuato a vendere ottimi prodotti fino alla 159! E se Fiat è ancora in piedi è SOPRATTUTTO grazie a questi modelli. Certo, se per te alfa è solo trazione posteriore o boxer TA ....hai ragione non esistono più. Ma da felice possessore di una 147 ti posso dire che quest'anno dovrei cambiarla e sto temporeggiando perchè mi ci sono trovato troppo bene.
riparto dal messaggio di Karme dell'altra discussione.
prima parte:
discorso giulietta 116. la giulietta nata nel 1977 non era altro che un'alfetta di dimensioni minori con motori più piccoli. infatti l'alfetta a fine anni '70 aveva un 1.6, un 1.8, un 2.0 e il nuovo 2.0 TD della VM. la giulietta invece aveva solo il 1.3 e il 1.6 mentre dal '79 anche il 1.8. successivamente a partire dal 1983 la giulietta e l'alfetta proponevano quasi le stesse motorizzazioni. quasi perchè, mentre il 1.3 alla giulietta venne eliminato, rimasero comuni per le due gamme solo i 1.6 i 1.8 e i 2.0 carburatori. l'alfetta in più vantava il 2.0 iniezione (prima meccanica o elettronica spica poi - dal 1983 - solo elettronica bosch motronic) e il 2.4 TD. la giulietta aveva anche il 2.0 benzina sovralimentato - la Turbodelta. inoltre la giulietta e l'alfetta erano nettamente diverse nelle dimensioni.
semmai il discorso antieconomico lo si può imputare alle succesive 75 e 90 molto simili nelle dimensioni - non nelle motorizzazioni però anche se alcune erano in comune.
la verità che ad affossare l'alfa non era solo questa sovrapposizione di gamma, questo era il meno dato che le alfa all'epoca venivano vendute e in grandi quantità, ma la politica industriale sbagliata. l'inutile stabilimento di pratola serra per la costruzione dell'Arna voluta dai politici (da De Mita soprattutto), assunzioni indiscriminate ecc... insomma soprattutto l'ingerenza politica è stata la sventura per l'alfa. poi possiamo aggiungerci gli anni di piombo e la crisi petrolifera però penso siano da imputare in minor misura dato che quel contesto lo vivevano anche nelle altre case automobilistiche.
quindi concludo questa parte che il continuare a dire che la crisi dell'alfa IRI è da imputare alle qualità tecniche dei suoi modelli e nei forti investimenti in ricerca e sviluppo è falso altrimenti come si spiega che l'alfa era in attivo fino al 1974, anno in cui già da due anni erano in produzione alfetta e alfasud?
seconda parte:
è vero, 147 e 156 sono stati due capisaldi della produzione marchiata alfa sotto gestione fiat. hanno avuto un ottimo successo - ce l'hanno tuttora nonostante non siano più in produzione e la 156 non lo è già da 7 anni, e non discuto sul fatto che siano ottime auto tanto è vero che prima di optare per la 75 ero propenso verso la 156. proponevano anche un buon schema meccanico (anche se quello della 156 era indietro anni luce rispetto a quello adottato fino alle 75) e novità importanti per i motori a gasolio. non per i benzina ts 16v dato che erano finti ts - una candela di dimensioni normali ed un'altra più piccola - ed erano più pesanti rispetto ai ts alfa essendo questi ultimi in alluminio mentre quelli fiat erano in ghisa - con cinghia distribuzione cha andava cambiata ogni 60000 km mentre il ts 8v alfa aveva la catena.
ci sarebbe altro da dire però nonostante 147 e 156 non abbiano una meccanica e una guida divertente come le alfa vecchia scuola possiamo anche salvarle, anche se alfa romeo era sinonimo di innovazione e non di retrocessione. stessa cosa per la 166 che è si stato un flop ma immeritato - anche se qui la fiat non ha investito abbastanza soprattutto per quanto riguarda la gamma motori per mantere la 166 competitiva con le concorrenti.
la 159 è un'ottima auto??? è bella su questo niente da dire ma sotto il vestito cosa offre? pesa come un carroarmato e i motori JTS consumano come aerei e non danno le adeguate prestazioni. è stata un'auto sbagliata progettualmente e ancora di più lo è stata la brera che, seppur bellissima, consuma tanto e va poco e pesa troppo. dalla loro hanno una ottima tenuta di strada e buona guidabilità.
Infine la fiat è ancora in piedi per le speculazioni edilizie fatte con la chiusura e demolizioni degli stabilimenti che ha rubato negli anni, con gli aiuti statali e con il mancato pagamento dell'alfa romeo nell'86. se la fiat dovesse campare sulle vendite dei suoi modelli mi domando come facciano a tenere aperto dato che hanno una quota di mercato che rispetto a 20 anni fa è deprimente. considerando che nel corso del tempo hanno assorbito varie case automobilistiche il quandro è ancora peggiore perchè hanno più marchi e una quota di mercato orrenda. basta consultare un quattroruote dell'85 con uno di oggi.
terza parte:
per me alfa non è solo trazione posteriore o trazione anteriore col boxer. per me alfa romeo è innovazione, passione nel costruire auto, l'essere avanti anni luce rispetto alla concorrenza. sperimentazione, avanguardia........ queste cose unite tra loro portano ai buoni frutti nati sotto la gestione luraghi.
la fiat, soprattutto a partire dagli anni '80, è stato l'esatto opposto. altrimenti spiegatemi perchè fu allontanato ghidella.
quarta parte:
mi spiegate le differenze tra una tipo e la 145/6? perchè eccetto l'estetica, un assetto più rigido, i motori boxer delle prima serie e i pratola serra potenziati delle seconda serie non vedo ste differenze abissali. a seguito di questo vorrei capire il motivo per cui molti ex alfisti affezionati alle auto del Biscione fino alle 33 - 75 - 164 - SZ/RZ proprio a metà anni '90 cambiarono marchio? esterofilia?? mmmmhhh non credo...
quinta e ultima parte:
mi dite una buona ragione per cui l'alfa romeo non potrebbe passare alla VW? avete visto che obrobrio di gamma ha oggi? MiTo = punto veloce e 940 (detta giulietta) = bravo sporting. Inoltre Arese in disuso con il Museo chiuso dalla Fiat per ripicca (e per il Museo ci starebbe un'ulteriore discussione a parte) - il Portello è un centro residenziale e Pomigliano è schiavizzato.
Fine.
(Che papiro che ho scritto
)