E' stato decisamente un bel viaggietto, francamente, nonostante Karme mi avesse sollecitato, non ho fatto molte foto, la mia priorità era cercare di arrivare a casa , possibilmente sano e salvo.
Il Sug. Vincenzo, persona estremamente puntigliosa, aveva preparato l'auto per il viaggio, controllando i livelli, la pressione dei pneumatici (lisci) mettendo sotto carica la batteria ( che è da sostituire) e caricando nell'ampio baulte tutti i ricambi usati che negli anni aveva recuperato, nel caso potessero servire, comprese due ruote complete con pneumatici quasi lisci. Ha voluto erudirmi con una serie di piccoli accorgimenti che secondo lui erano importanti per permettermi di completare il viaggio.
Il solido motore Sofim è partito al primo colpo, dopo pochi metri mi sono reso conto che i problemi sarebbero potuti sorgere dal resto : scatola guida con un gioco ai confini della realtà, bracci sospensione e testine con battiti caratteristici, e molto sinistri, differenziale con un fischio assordante, freni ... c'erano una volta, nel quadro strumenti nulla che funzioni, cinture di sicurezza mai installate.
Azzero il computer di bordo e parto.
All'uscità da Villa San Giovanni, incomincio a prendere confidenza con il mezzo, occorre non staccare mai le mani dal volante, altrimenti entra tutto in vibrazione e l'auto va dove crede lei, caratteristica ideale per affrontare la Salerno Reggio Calabria. Non ho il coraggio di superare gli 80 Km/h, poi progressivamente mi abituo e man mano che la strada si fa meno trafficata supero il muro dei 100 Km/h che, secondo il Tomtom del mio telefono, corrispondono agli 88 Km/h ...non arriverò mai più!
In realtà mi accorgo che aumentando la velocità, le vibrazioni si stabilizzano ed il carico aereodinamico rende più facile il controllo della direzione.
Al primo distributore faccio il pieno e l'auto fa fatica a ripartire, mi ero accorto che la batteria aveva una brutta faccia, non è un problema, basta non spegnerla più.
Dal sole alla pioggia, dalle nuvole al vento, ho attraversato mezz'Italia in scioltezza, una volta imboccata l'A1 mi sentivo quasi a casa ( ma quanto è lunga la Calabria!!)
Dopo Roma, visto che la fame mi attanagliava, mi sono messo in corsia di sorpasso ai 140 Km/h, 170 di contachilometri ed anche se il consumo aumentava, in compenso il veicolo era più silenzioso.
Arrivata la sera mi sono reso conto che il cruscotto era completamente al buio, con l'arrivo della pioggia ho scoperto che l'elettroventola del riscaldamento non funziona, quindi vetri abbassati per vedere la strada, il tratto appenninico tra Firenze e Rioveggio mi hanno fatto riconciliare con Dio, visto che i curvoni veloci erano da affrontare pregando e sperando in Lui.
Dopo l'ultimo tratto accompagnato dalla nebbia, finalmente, alle 20,30, sono arrivato davanti al palazzo comunale di Vergato, dove purtroppo, causa maltempo, la banda se n'era già andata.
Ho percorso 1073 Km. anche se il "computer di bordo" diche che sono oltre 1.200 ... visto che non sa che il ponte non è più quello originale, ma della 1300, più corto per permettere di trainare con più disinvoltura.