Apprendo proprio ora che ha vinto il sì a Mirafiori...il margine è risicato perchè , se non sbaglio , è un 54,5 circa %. Tutto sommato sono contento per il risultato perchè c'era il rischio SERIO che Mirafiori partisse per l'estero dato che il "grande imprenditore" , ideatore del referendum, ha tutti i poteri e le occasioni per spedire la fabbrica all'estero e il suo non era assolutamente un bluff. Resta il fatto che è veramente vergognoso il modo con cui è stato posto ai lavoratori: non era un referendum, era un ricatto bello e buono e questo è un indicatore della scarsa democrazia che governa questo paese. In qualsiasi modo si interpreti il commento del premier (alcuni hanno travisato un appoggio a Marchionne, altri lo hanno interpretato come un avvertimento agli operai a fare attenzione perchè il rischio era grosso) credo che non si sia mai detto abbastanza sul fatto che un'impresa privata che ha usufruito largamente di sostegno e sovvenzioni statali abbia l'OBBLIGO di dare lavoro al paese che l'ha sostenuta e non abbia alcun diritto di approfittare di noi contribuenti quando le fa comodo e poi di dare un calcio in culo a tutti quando tira una brutta aria (vedi atteggiamento della Francia in merito , che reputo un paese più democratico e intelligente del nostro) .
Secondo il modesto parere dello scrivente è questo l'argomento su cui doveva esprimersi il premier evitando altri tipi di commenti facilmente travisabili. Rimane anche il fatto che nel 2006 il "grande imprenditore" ha affermato pubblicamente che il costo del lavoro degli operai sul prodotto finito non pesa più del 7 % e a questo punto sorgono due interrogativi:
- serviva fare tutto questo terrorismo per recuperare un 10% su un 7% , cioè uno 0,7% sul prodotto finito , andando ad offendere i diritti acquisiti dei lavoratorI? Io credo che tutte queste situazioni stiano riportando il lavoro a dei livelli Cina , cioè da schiavisti
- se il lavoro pesa solo il 7% ....cos'è il restante 93%?????? Non è forse il caso di intervenire correggendo questo 93%??
Godo infinatemente invece nel sentire che il costo del lavoro in Cina lo scorso anno è aumentato del 13% e auspico che continui ad aumentare esponenzialmente , magari passando attraverso qualche bella rivoluzione operaia, restituendo dignità al lavoro e ai lavoratori . Solo abbattendo questi cattivi concorrenti si riuscirà a creare una situazione di equità e democrazia. Purtroppo ci sono troppi imprenditori alla marchionne in Italia
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Secondo il modesto parere dello scrivente è questo l'argomento su cui doveva esprimersi il premier evitando altri tipi di commenti facilmente travisabili. Rimane anche il fatto che nel 2006 il "grande imprenditore" ha affermato pubblicamente che il costo del lavoro degli operai sul prodotto finito non pesa più del 7 % e a questo punto sorgono due interrogativi:
- serviva fare tutto questo terrorismo per recuperare un 10% su un 7% , cioè uno 0,7% sul prodotto finito , andando ad offendere i diritti acquisiti dei lavoratorI? Io credo che tutte queste situazioni stiano riportando il lavoro a dei livelli Cina , cioè da schiavisti
- se il lavoro pesa solo il 7% ....cos'è il restante 93%?????? Non è forse il caso di intervenire correggendo questo 93%??
Godo infinatemente invece nel sentire che il costo del lavoro in Cina lo scorso anno è aumentato del 13% e auspico che continui ad aumentare esponenzialmente , magari passando attraverso qualche bella rivoluzione operaia, restituendo dignità al lavoro e ai lavoratori . Solo abbattendo questi cattivi concorrenti si riuscirà a creare una situazione di equità e democrazia. Purtroppo ci sono troppi imprenditori alla marchionne in Italia
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