Herr Homar ha scritto: ...infatti il proverbio dice: guarda il vino che beve l'oste!
Non si può parlare di orgoglio nazionale se una Lancia Y esce dall'autosalone con i paraurti di un'altro colore della carrozzeria, e quando lo si fa notare al venditore, questo fa 'spallucce' e dice che non può farci niente.
E' capitato sull'auto nuova di m ia madre.
Secondo voi, quando mio padre ha dovuto sostituire la sua Palio weekend, ha valutato l'idea di acquistare un prodotto nazionale?
Chiaro che no!
Ed è con questa realtà che si migliora il prodotto, non con il buonismo da un verso solo!
Un pò quello che accadde alla presentazione dell Punto:
dopo anni di lamierino con la scadenza ed interni 'flipper' (le varie Uno...), la gente stava migrando altrove...
Ci volle un deciso up-grade qualitativo (in effetti bastò poco, visto da dove si partiva...) e notevoli investimenti (sconti, agevolazioni a ditte e flotte aziendali...) per convincere i 'delusi'.
Credetemi, il compratore italiano non è affatto stupido: forse saremo esterofili, ma non possono continuare a fregarci per sempre!
Cominciamo a vendere prodotti di qualità e a prezzi corretti: i numeri torneranno a salire!
Diciamo che è questo modo di pensare spiccatamente esterofilo, come quello che espliciti, che ci ha portati a questa situazione di mercato dove la quota di auto straniere vendute da tempo supera quella del prodotto nazionale; quello di pensare che produttore italiano = rischio fregature , produttore straniero = affare sicuro. Io non credo che il prodotto italiano abbia mai avuto nulla da invidiare ai prodotti stranieri, i tedeschi della volkswagen hanno avuto bisogno di un designer italiano e di smontarsi una Fiat 128 per non fallire con le loro imbarazzanti Tipo 3 e Tipo 4, la Ford approntò i primi muletti della Fiesta utilizzando una Fiat 127 e potrei andare avanti ancora per molto.
La qualità del prodotto nazionale è da decenni allineata con quella degli altri produttori europei, ma questo agli italiani sembra non interessare, i motori fiat, diesel in particolare, sono i più affidabili sul mercato da molti anni, per non citare l'indistruttibile fire o i gloriosi motori serie 100 e 128; i trattamenti anticorrosione, punto debole della Fiat negli anni 60 e 70, sono stati rivoluzionati negli anni 80. Ci sono anche ricerche di mercato che addirittura piazzano i tanto blasonati tedeschi nelle posizioni di rincalzo quando si parla di qualità http://www.alvolante.it/news/affidabilita-motori-tedesche-sono-messe-male-333520 ma anche questo agli italiani interessa poco; è certamente vero che ci sono marchi che hanno un'attenzione per la qualità sicuramente superiore alla media, ma questi marchi sono pochi e sono tutti giapponesi, e non sono certo questi i marchi che rubano fette di mercato alla Fiat.
Poi se vogliamo in Italia, unici forse al mondo, abbiamo casi dove i dipendenti si imboscano, sabotano i prodotti, ecc... e restano impuniti; poi te lo dico che comprano auto straniere, avranno paura che gli capiti tra le mani una di quelle che hanno fatto loro
La Fiat ha, probabilmente da sempre, una mediocre gestione della rete di vendita ed anche questo ha allontanato molti clienti; non mi meraviglierei se la Lancia Y con il paraurti di colore diverso, che ti ha convinto della scarsa qualità del prodotto nazionale, fosse stata danneggiata e poi raffazzonata dallo stesso venditore che ti ha fatto "spallucce"
Gli italiani sono un popolo strano, si imbufaliscono se alla Punto si stacca l'adesivo da 5€ dallo sportello, però poi prendono la Polo a cui scende la catena di distribuzione a 20.000 km, l'Audi a cui salta la pompa dell'olio a 100.000km, la Bmw a cui salta regolarmente la turbina ad 80.000, e così via, spendendo migliaia di euro per ripararle, senza batter ciglio...