Verdone ritrova la Fiat Dino di Enzo, il personaggio "coatto" di Un Sacco Bello VIDEO
Un colpo al cuore. Soprattutto per
Carlo Verdone, ma anche per noi, ragazzi cresciuti negli anni '80, che con
Un Sacco Bello ci siamo cresciuti, imparando le battute a memoria, nelle mille repliche che la televisione, soprattutto d'estate, non ci negava mai. Un vero cult movie, che contribuì a lanciare Carlo Verdone, allora praticamente esordiente, e a raccontare un fenomeno di costume che in quegli anni diventava "virale" tramite il passaparola. Si, Carlo Verdone celebra su Facebook il "ritrovamento" della macchina con cui girò
Un sacco bello. Macchina peraltro protagonista di una delle scene più riuscite di quel film che è impresso nel cuore di moltissimi romani
Nulla sparisce e quasi tutto, con la tenacia, si ritrova.
Ecco che riappare dopo anni di inutili ricerche la gloriosa Dino Fiat di Un Sacco Bello. Appartiene ora ad un signore che la conserva nel migliore dei modi.
Ricordo che le scene in macchina furono girate sulla Cassia bis, che ancora non era ultimata.
Non avevo roulotte, non avevo nulla: mi cambiavo nei gabinetti degli autogrill o dietro le fratte.
Il film costò 360 milioni di lire, e fu girato in 5 settimane e 2 giorni: era il pegno che pagava un esordiente che non sapeva che futuro l'aspettava....
Un abbraccio a tutti.
Carlo Verdone
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] La stessa automabile usata in quel lontano 1980. Un'emozione per il regista e attore romano, un brivido di nostalgia per noi fan di Verdone. La scena la ricordate tutti. Siamo in pieno agosto, una Roma deserta, come non siamo più abituati a vederla, e il povero Enzo, interpretato proprio da Verdone, che consuma la sua rubrica telefonica, allora rigorosamente cartacea, per trovare un compagno per le sue vacanze.
Destinazione scelta? La polonia, per cercare di rimorchiare le ragazze dell'est che - secondo quanto si sussurrava all'epoca - si corteggiavano soprattutto grazie a calze, liquori e regali da poche lire. Alla fine Enzo riesce a convincere Sergio, interpretato da Renato Scarpa, a seguirlo in questa avventura. Per convincerlo gli mostra le potenzialità della macchina, con cassettini pieni di penne a sfera e calze a Nylon e la possibilità, in un batter d'occhio, di trasformarsi in un comodo giaciglio con cui coronare la propria azione di conquista. Poi, come sappiamo tutti una corsa in ospedale impedì a Sergio di seguire Enzo in vacanza, contribuendo in questo modo a completare quel senso di splenida malinconia che quel film di Verdone trasmetteva.